Per cibo processato, chiariamo subito, si intende del cibo destinato alla produzione di massa e, di conseguenza, sottoposto a una lunga lavorazione industriale.
Robert Lustig, pediatra dell’università della California a San Francisco non che uno dei massimi esperti di obesità infantile, ha elencato una serie di validissimi motivi per cui i cibi cosiddetti processati sono meno salutari.
Vediamoli insieme …
- Non contengono sufficienti quantità di Omega-3, ossia gli acidi grassi essenziali che si trovano in abbondanza invece in pesce e frutta secca
- Hanno pochi micronutrienti, sono privi cioè di vitamine e minerali che, al contrario, sono indispensabile per proteggere il nostro corpo dai danni cellulari
- Sono poveri di fibre, soprattutto se si tratta di cibi prelavorati e facili da cucinare
- Contengono troppi aminoacidi, che sono da una parte utile perché costituiscono i blocchi essenziali che formano le proteine; ma dall’altro lato se mangiati in eccesso finiscono nel fegato dove invece vengono convertiti in grasso
- Sono pieni di emulsionanti, che sono gli additivi contenti nelle salse cremose, nelle caramelle e in moltissimi gelati o creme di tipo industriale
Detto ciò meglio optare per cibi non solo sani ma il meno possibile lavorati: evviva la macedonia della nonna, i frutti raccolti nel proprio giardino e tante altre cose buone che però non sono nemiche della nostra salute!
Vivere è facile, vivere bene è meglio.
La Ludo
Fonte: http://www.focus.it/scienza/salute/11-differenze-tra-cibo-industriale-e-naturale