Lui ci ha lasciato e noi, inconsolabili, sul divano a consumare montagne di fazzoletti per asciugare le lacrime con la speranza che, da qualche parte del mondo, possa esistere qualcosa in grado di lenire il nostro dolore.
Se è vero che le emozioni sono un fatto propriamente biochimico, allora potrebbe essere che alcune molecole siano in grado di curarci dalle delusioni.
Per i neuroscienziati infatti l’amore è una faccenda di molecole che si attivano e si spengono, provocando dipendenza allo stesso modo di un drogato.
Nessuna pozione magica in grado di far ri-innamorare il vostro lui ma semplicemente una pillola in grado di curare il mal d’amore.
Il nostro cervello è attrezzato per sostenere la tempesta di neurotrasmettitori che si associa all’innamoramento e anche quella che ci travolge quando una storia finisce, simile a quello che accade dopo un lutto: uscirne senza pillole è possibile.
Un aiuto serve solo se l’amo- re diventa patologico, ossessivo e per esempio il dolore è tale da spingere a pensieri suicidi, o se, dopo oltre un anno dalla fine di un rapporto, siamo ancora a tormentarci».
Vivere è facile, vivere bene è meglio.
La Ludo
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